Coronavirus, Billi (Lega): Vittoria! Apertura temporanea frontiere per incontrare i familiari
Roma, 13/05/20 – “Approvato oggi alla Camera dei Deputati un nostro Ordine del Giorno al Decreto Covid-19” dichiarano gli On.li Eugenio Zoffili, Simone Billi e Alessandro Vigna, deputati della Lega Salvini Premier “con cui chiediamo di prevedere l’ingresso temporaneo in Italia dei residenti all’estero per far visita ai propri familiari senza fare la quarantena obbligatoria.”
“Un altra vittoria importante ottenuta dalla Lega per i nostri connazionali all’estero” concludono i tre deputati della Lega “vigileremo affinchè questo Governo applichi il più velocemente possibile quanto approvato.”
Mio intervento in Aula stamattina per presentare questo OdG: QUI
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Testo completo dell’OdG 9/2447-A/33 approvato:
La Camera
premesso che:
il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020 ha introdotto, a partire dai 4 maggio, diverse e ulteriori disposizioni relativamente all’emergenza epidemiologica in corso da COVID-19 e l’articolo 1, comma 1, lettera A) consente ai cittadino italiano residente in una determinata regione di spostarsi nella medesima per una visita a congiunti, definendo tali spostamenti necessari;
invece l’articolo 4 del medesimo decreto vieta ancora ai cittadini italiani residenti all’estero l’ingresso temporaneo in Italia per i medesimi motivi riconoscendolo invece, a norma dell’articolo 5, esclusivamente per comprovate esigenze lavorative;
difatti l’articolo 5 consente di venire in Italia per motivi di lavoro per 72 ore, prorogabili di altre 48 (5 giorni!), con apposita dichiarazione prevedendo la sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per un periodo di 14 giorni solo allo scadere del suddetto periodo di permanenza, mentre ciò non è previsto in caso di visita a dei congiunti;
la ratio di tale provvedimento non tiene conto delle situazioni di frontiera rappresentate in particolar modo dalla Svizzera ma anche da Austria, Slovenia e Francia, zone in cui storicamente i cittadini italiani hanno spostato la propria residenza anagrafica per ragioni lavorative e familiari ma mantenendo in Italia centri affettivi significativi (genitori figli e altro);
le disposizioni sopra citate entrano pertanto in conflitto con queste situazioni oggettive e di buon senso oltre che confliggere col principio di reciprocità tra stati; la Svizzera ammette già attualmente l’ingresso del cittadino italiano in territorio elvetico per far visita al coniuge e permette che i figli minori vedano il genitore, senza sottoporre il soggetto a misure di quarantena e senza legare l’ingresso all’esistenza di un permesso di residenza o soggiorno (ordinanza 2 della Segreteria di Stato della migrazione 1.5.5 Casi di rigore o di interesse pubblico);
l’articolo 29 della Costituzione riconosce specificatamente i diritti della famiglia ed altresì, all’articolo 3, pari dignità sociale e uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, demandando alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese,
impegna il Governo
ad adottare misure anche di carattere normativo al fine di prevedere per i cittadini italiani residenti all’estero l’ingresso temporaneo in Italia per incontrare congiunti, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera A) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 aprile 2020, con le medesime modalità di cui all’articolo 5 del suddetto decreto.
9/2447-A/33. Formentini, Zoffili, Murelli, Bazzaro, Coin, Giglio Vigna, Maggioni, Billi, Comencini, Di San Martino Lorenzato Di Ivrea, Grimoldi, Picchi, Ribolla