Emigrazione italiana sia da esempio
Roma, 21/11/2023 – “Quello che chiediamo è un’immigrazione controllata, di gente che abbia voglia di lavorare e contribuire allo sviluppo del Paese che li accoglie; gente, cioè, che si comporti come i nostri connazionali emigrati hanno fatto e stanno facendo all’estero, rendendoci orgogliosi di loro. I nostri connazionali all’estero sono i primi ambasciatori dell’Italia nel mondo, contribuendo a promuovere la cultura italiana all’estero e le esportazioni dei nostri prodotti.
Decenni fa gli italiani che rappresento, o i loro padri e nonni, sono emigrati per lavorare in condizioni estremamente pesanti: faccio riferimento ad esempio ai minatori in Belgio e agli italiani che hanno costruito strade e ponti in Svizzera e Germania. Tutti questi italiani mi dicono sempre che sono emigrati con un solo scopo: dare un futuro migliore ai propri figli.
L’accordo con l’Albania è un passo importante verso il blocco delle partenze e di un’immigrazia selvaggia che non possiamo permetterci di accettare.
Dobbiamo lavorare ancora meglio per limitare gli sbarchi, limitare i morti in mare e contrastare la criminalità e la tratta degli esseri umani per mezzo di flussi ordinati e programmati.
Ringraziamo l’Albania, che dimostra di aver capito, con un’azione concreta, lo spirito solidaristico che deve animare l’Unione Europea e tende la mano al nostro Paese. Alcuni Paesi UE dovrebbero imparare dall’Albania!” – lo ha dichiarato Simone Billi, deputato eletto nella Circoscrizione Estero-Europa e capogruppo della Lega in Commissione Esteri, intervenendo durante la discussione delle comunicazioni del Governo sul Protocollo con l’Albania.