Billi: Serata informativa, l’educazione in Italia e in Svizzera
“Il sistema educativo Italiano e quello Svizzero presentano differenze strutturali che li rendono sostanzialmente diversi tra loro, per cui le famiglie degli emigrati Italiani si trovano spesso spaesate al primo approccio con la scuola svizzera” dichiara la dott.ssa Chiara Festoso, presidente dell’associazione Dante Alighieri di Baden “Ieri sera, giovedì 16 Novembre, abbiamo organizzato un incontro con la dott.ssa Barbara Zoli proprio per analizzare insieme queste differenze, ed avere così utili spunti di riflessione, consigli e suggerimenti”.
“Il sistema scolastico Italiano ha un approccio sostanzialmente culturale e nozionistico, dove la formazione teorica è orientata verso lo sviluppo delle capacità critiche, mentre in Svizzera la scuola ha un approccio più pratico ed orientato al mondo del lavoro” spiega la d.ssa Zoli, psicologa e psicoterapeuta, con una vasta esperienza professionale in Italia prima di trasferirsi in terra elvetica “ma non c’è niente da temere poichè, nonostante la scuola svizzera indirizzi molto presto lo studente lungo un percorso selettivo e predefinito, non è un sistema chiuso, infatti il Quereinsteiger garantisce la possibilità di cambiare tipo di lavoro anche in età avanzata”.
“L’educazione non riguarda solo la scuola, ma anche la famiglia e il tempo libero, per cui educare ed educarsi vuol dire tendere al miglioramento e allo sviluppo dei figli, della propria persona, della società” precisa la d.ssa Zoli “A volte la presenza di difficolta’ e problemi psicologici non permette un’adeguata educazione, in questi casi e’ importante che si riconoscano e si dia un nome ai problemi e si affrontino con i dovuti strumenti”.
La famiglia assolve comunque un ruolo centrale nell’interpretazione costruttiva e positiva dei problemi quotidiani e nella resilienza del giovane sia in Svizzera che in Italia e rimane un ambito educativo importante. Dalla discussione è sembrato emergere che in Svizzera i genitori siano portati maggiormente ad aiutare il figlio ad adattarsi alla società, mentre in Italia a ricercare la soddisfazione individuale, il piacere.
“Abbiamo ripreso l’incontro con un video in diretta facebook per dar modo a molte famiglie, impossibilitate a venire di persona a Wettingen, di poterlo seguire” conclude l’ing.Simone Billi, responsabile comunicazione dell’associazione “il tema è comunque complesso e tocca diversi aspetti e competenze”.
L’associazione Dante Alighieri di Baden ringrazia la d.ssa Zoli per la disponibilità e la professionalità e le rinnova l’invito a partecipare ad un altro incontro con la comunità italiana su questo tema, da organizzarsi prossimamente, in modo da approfondire le interessanti tematiche trattate.